Passa ai contenuti principali

Un giro per casa

Riprendo la mia serie sul declutter e space clearing con un suggerimento che ho raccolto nelle mie ricerche utilissimo per cominciare a fare un po' di ordine e successivamente per mantenere gli ambienti ordinati, organizzati ed efficienti.

Quando ho avviato il mio progetto personale di declutter mi sono subito demoralizzata a causa della grandezza della mia abitazione e della montagna di cose che avrei dovuto fare, tuttavia ero così motivata dalla mutata situazione familiare, che ho cercato un modo per semplificare il lavoro e riuscire comunque a portarlo a termine.
Sapevo che si sarebbe trattato di un lavoro lungo e così cercai di partizionarlo in progetti più piccoli, che non avessero troppo impatto sulla vita familiare e non danneggiassero gli altri abitanti della casa.

Non rinunciare mai ad un sogno solo perché pensi che ti ci vorrà troppo tempo per realizzarlo. 
Il tempo trascorrerà comunque. (Nazim Hikmet)

Perciò armiamoci di blocco note e cominciamo.


Quando fare un giro per casa? Se dobbiamo ancora organizzare i nostri ambienti, facciamolo subito.
Innanzitutto disegniamo uno schizzo della nostra casa, quindi immaginiamo di essere un visitatore che per la prima volta entra in casa nostra. In questo caso dovremo iniziare dall'ingresso e percorrere tutti gli ambienti (io mi sono tenuta sulla destra svoltando sempre in questa direzione finché non ho terminato il giro).
Ogni volta che notiamo una dissonanza, mettiamo un numero o un simbolo sulla mappa e appuntiamo su un altro foglio le cose che non vanno.
Cosa intendo per dissonanza? Un disagio, un'impressione negativa, non saper dove appoggiare la giacca o la borsa, per esempio. Vedere una massa di oggetti disomogenei o appoggiati a caso. Troppe cose o troppi colori, un luogo disarmonico, divani o sedie usati come ripiani. Tavoli non accessibili, passaggi occupati, tappeti arricciati, e così via. Qualsiasi luogo che vorreste vedere o vivere in un altro modo è una dissonanza dell'ambiente.

Ci vorrà un po' di tempo, ma una volta completato il giro e il taccuino, avremo la pianificazione del nostro declutter e riordino. Io cominciai con dei foglietti sparsi, ma ben presto mi resi conto che riorganizzare voleva dire anche pianificare e utilizzai un porta listini dove tenere tutti gli appunti e il materiale che man mano raccoglievo per migliorare il lavoro.
Nella mia serie ho descritto il dettaglio dell'impresa, vi assicuro che mi ha cambiato la vita e ho imparato a dare un valore diverso agli oggetti che uso e agli spazi che vivo.



Se la nostra casa ci piace già è non sentiamo la necessità di un declutter, ma abbiamo la percezione che molte piccole cose non vadano bene ("oh no! non hai ancora cambiato quella maledetta lampadina!!", "Accidenti è di nuovo finito lo shampoo...") allora prendiamo l'abitudine di fare un giro per casa ogni due o tre giorni.
Lo scopo di questo giro non è trovare nuovi (e grandiosi) progetti che aumentano lo stress e la fatica, ma dare un taglio al disordine e alla disorganizzazione che quotidianamente e inevitabilmente si accumula in casa. Insomma, risolvere i piccoli inconvenienti prima che generino il "fastidio", come aggiustare le cose che si sono rotte o che non funzionano come si deve.
Le piccole cose, quando sono a posto, fanno una grande differenza.
Perciò cominciamo il nostro giro per casa e annotiamo:

Oggetti da riparare: lampadina fulminate, maniglie rotte, cerniere storte o che cigolano, cassetti che non scorrono bene, batterie da sostituire ecc.
Oggetti rotti: Annotiamo tutte le cose da sostituire come piatti e vasellame scheggiato, piccola elettronica non funzionante, tappeti e stracci logori, cuscini da sostituire, ecc.
Oggetti non più usati, riciclabili o da regalare: raccogliamo i giocattoli che hanno ormai passato l'età dei nostri bambini, abiti inutilizzati da mesi o anni, contenitori di prodotti esauriti, ecc.
Identifichiamo fra le cose raccolte, abiti e giocattoli che potremmo regalare ad associazioni o ad amici, vecchi libri, attrezzi di cucina e soprammobili da vendere nei mercatini, o su qualche sito, ecc.
Oggetti da acquistare: osserviamo e annotiamo se l'ordine potrebbe essere migliorato dalla presenza di pochi oggetti in più come contenitori, cesti, piattini svuota-tasche, ecc...


La raccolta o annotazione non deve riguardare tutto tutto: non stiamo facendo un declutter, ma solo un giro per casa che non ci deve causare ansia o fatica. Dove si arriva si arriva e dove non si arriva ci si arriverà la prossima volta.

Durante il giro approfittiamo per riordinare le cose che troviamo fuori posto. Attrezziamoci con un cesto dove raccogliere gli oggetti, se abbiamo dei bambini in casa ne troveremo ovunque sul pavimento, e man mano che attraversiamo le stanze approfittiamo per riporli al loro posto.
Allo stesso modo facilitiamoci il lavoro di pulizia di cucina e bagno spostando i piatti e gli oggetti sporchi vicino al lavello e chiudendo contenitori e barattoli rimasti aperti.

Durante il giro per casa ci verranno in mente progetti più grandi, sistemazioni che richiedono più tempo. Non mettiamoci subito in azione, ma annotiamoli per una successiva pianificazione.
Potremo ragionarci con maggiore tranquillità e condividere le idee con i familiari, otterremo sicuramente un risultato migliore posticipandone l'esecuzione. Prendiamo tempo e aggiungiamoli alla lista dei progetti futuri.


Se abbiamo cura di fare il giro per casa una o due volte alla settimana, troveremo sempre le cose più o meno in ordine e le nostre giornate saranno più rilassate.

Commenti

Post popolari in questo blog

Un piano di pulizie per la donna che lavora (full time)

... e che non ha nessuno che la aiuta, per un motivo o per una scusa*. Io rischiavo di strippare. Da sola con due figli, minime possibilità di aiuto da parte della famiglia di origine e senza potermi permettere un aiuto esterno. L'unica soluzione era rinunciare al riposo del weekend per dedicarlo alle pulizie di casa. Poi ho trovato alcuni siti in cui si proponevano piani settimanali o mensili per tenere la casa pulita ed ordinata senza affollare troppo il fine settimana. Ci provai per un po', ma in realtà quei piani sono studiati per donne che non lavorano o che al più hanno un lavoro part-time: per me era necessario qualcosa di diverso e più leggero, così dopo essermi documentata un po', decisi di farmene uno da sola. Lavorando lontano da casa, dovevo necessariamente utilizzare la pausa pranzo per spesa o relax, riservando i doveri casalinghi alla mattina e alla sera. Stabilii pertanto una routine quotidiana per mantenere una pulizia di base da effettuarsi nei

La Banca dei Pasti

Per tutti coloro che hanno problema a pianificare il menù o che si sentono sopraffatti dal pensiero di pranzo e cena, voglio condividere un sistema che ho scoperto recentemente, insieme ad altri efficaci metodi di pianificazione settimanale . Il problema preoccupa principalmente le donne, in particolar modo quelle madri lavoratrici che devono conciliare le esigenze della famiglia con il poco tempo per preparazione e spesa. Tuttavia ormai molti genitori si occupano insieme della spesa e della cucina e il metodo che vado a spiegare può diventare molto utile per condividere le informazioni fra i membri della famiglia. Pianificare un menù settimanale (o anche mensile) permette non solo di non sentirsi disorientati al ritorno dal lavoro, ma di poter ridurre i costi e i tempi per la spesa, organizzandola nelle pause pranzo o una volta alla settimana. Ma vediamo in cosa consiste il metodo della Banca. Abbiamo certamente una lista di piatti particolarmente graditi ai familiari, quel

La nostra routine del mattino

Ogni mattina è la stessa storia. Sveglio i ragazzi e li invito a prepararsi dando tutte indicazioni necessarie. I vestiti sono già pronti dalla sera prima in base a quello che li aspetta - se c'è educazione motoria, laboratorio o se è una giornata senza nulla di particolare. Elenco le cose da fare: andare in bagno, lavarsi, vestirsi, pettinarsi, indossare le scarpe, verificare se la borsa è pronta... Preparo la colazione e ci mettiamo a tavola. Serenamente mangiamo chiacchierando e raccontandoci cosa faremo (la TV è bandita durante colazione e cena). Eppure... ...quando è il momento di uscire qualcuno non ha le scarpe. O qualcun altra non si è pettinata. O non ha il giacchetto, o ha scordato il cappello, o nella borsa manca l'ennesima comunicazione. Passano minuti preziosi che fanno la differenza fra il farli attraversare la strada e vederli scomparire nel vialetto della scuola, o accompagnarli lungo le scale, compilare il famigerato "foglietto" di giustificaz