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Il tempo dopo la scuola

Nel suo ultimo articolo  per Organizzare Italia  Ale ZiliottoProfessional Organizer APOI e membro del team Organizzatessen, ha voluto dare la sua opinione professionale su un problema molto sentito dalle mamme, quello delle attività extrascolastiche.
Con l'arrivo dell'autunno, le associazioni sportive, i doposcuola e le organizzazioni ludiche cominciano a pressare i genitori per l'iscrizione alle attività pomeridiane. Scegliere un'attività invece di un'altra, o avviarne una di troppo implica notevoli cambiamenti nell'organizzazione domestica e la gestione dei figli.
Il pensiero di Alessandra su questo argomento è perfettamente in linea con il mio, perciò lascio la parola a lei.



Prima il dovere e poi il piacere!” chissà se anche le nuove generazioni hanno nelle orecchie il mantra che mia nonna mi ripeteva ogni pomeriggio quando il mio dilemma era tra il fare i compiti o impiegare il tempo in qualche altra attività.
Ed è bene recuperare qualche vecchio saggio consiglio che ci venga in soccorso in questi giorni mentre iniziamo a pianificare le attività extrascolastiche di bambini e ragazzi.
Certo la scelta non manca! Oggi i bambini hanno delle grandi opportunità e pressoché ovunque è possibile iscriversi a qualsiasi corso e provare le attività più disparate. Dalle attività sportive “classiche”, agli strumenti musicali, alle scuole di cucina per chef in erba, a gruppi di lettura in lingua stranieraOgni attività sviluppa abilità che ci sembrano fondamentali e imprescindibili: la tenacia, l’allenamento, lo spirito di squadra, la manualità, la fantasia, il lavoro pratico, la logica, l’emotività,…
E a vedere tutta questa offerta verrebbe voglia di avere giornate di 48 ore per dare l’opportunità ai nostri bambini di sviluppare competenze che li faranno essere adulti ricchi di esperienze. Tutte queste bellissime attività si vanno poi ad aggiungere al dovere primario (di per sé già piuttosto impegnativo) di ogni bambino e ragazzo nell’età dell’obbligo e cioè fare i compiti e studiare, cosa che passa a volte in secondo piano, perché le attività extra scolastiche ci sembrano una palestra di vita più importante.
Ed ecco orde di bambini trattati già come degli importanti dirigenti d’azienda, con un’agenda serratissima e ogni ora della giornata programmata e “schedulata”, nonché dotati di autisti personali pronti a scarrozzarli da una parte all’altra della città… tanto che non si capisce nemmeno più quale sia il dovere e cosa sia rimasto del piacere!
Se questa è la linea che vi piace(rebbe) seguire, allora il Professional Organizer vi può aiutare a mettere a punto un calendario settimanale degno della più efficiente segretaria di Amministratori Delegati che tenga conto di orari, pasti, merende, incastri tra attività e bambini, situazione del traffico, mappa e orari dei supermercati e della tintoria in modo da ottimizzare la logistica dei piccoli manager e valorizzare i tempi morti delle malcapitate segretarie!
Ma proprio come Professional Organizer vorrei invece fare un passo indietro e fare un altro tipo di ragionamento
I bambini sono in una fase delicata di crescita e apprendimento e hanno bisogno di tempo e calma sia per assimilare ogni singola informazione che ricevono dall’esterno, sia per metabolizzare tutte le emozioni che si trovano a vivere ogni giorno. Sicuramente le attività motorie sono utili per sfogarsi, distrarsi, sviluppare abilità fondamentali, e tutte le altre attività sono importanti per un miliardo di altre sfumature, ma è anche fondamentale ricordare che il cervello (e non solo quello dei bambini!) ha bisogno di momenti di “ozio” per avere il tempo di catalogare le informazioni e le emozioni, archiviarle, fare dei ragionamenti, pensare, sognare.
Nell’organizzazione delle attività extra scolastiche è dunque importante ricordarsi di lasciare del tempo ai bambini di annoiarsi. La noia infatti, è stato dimostrato, serve tanto quanto le mille attività che sviluppano le altrettante abilità. La noia, per esempio, fa sviluppare delle strategie facendo inventare nuovi giochi con le cose che si hannoServe anche per metabolizzare le frustrazioni e le emozioni in genere. Ed è attraverso la noia che il bambino sviluppa la creatività e allena il pensiero laterale.
Prima di pianificare il calendario delle attività autunno/inverno 2017/2018 tenete conto dunque di questi semplici consigli:
  • Pianificare un’attività 2, massimo 3 volte alla settimana e lasciare dei pomeriggi liberi
  • Prediligere le attività motorie e sport di squadra (fino agli 8 anni meglio attività basate sul gioco e non troppo tecniche)
  • Per i bambini che vanno in prima elementare e in prima mediaintrodurre le attività extra scolastiche dopo qualche settimana dall’inizio della scuola perché anche le novità vanno assimilate e metabolizzate (nuove maestre, nuovi compagni, nuove informazioni, se si aggiunge anche una nuova squadra, un nuovo allenatore, una nuova attività con nuove regole… diventa troppo!)
  • Nei pomeriggi liberi invitare gli amichetti a casa e lasciarli liberi di giocare e inventare giochisenza limitarli nell’utilizzo degli spazi e dei giochi perché rimettere a posto deve rientrare nelle attività ordinarie dei bambini. In questo modo si sentiranno più liberi durante il gioco e più responsabili quando il gioco è terminato (sembra fantascienza ma è un sogno che si può realizzare!). Giocare con altri bambini stimola l’ascolto dell’altro, l’interazione e anche l’organizzazione perché se ci vuole divertire si devono organizzare dei giochi!
  • Prediligere le attività extra scolastiche dopo le 17 (prima il dovere…)
  • Concludere la giornata con qualcosa di divertente
È importante quindi lasciare il tempo per il “dovere” e fare in modo che il piacere sia un vero e autentico divertimento!

Cosa posso aggiungere

In più di un punto Alessandra Ziliotto si sofferma sull'importanza dei ragazzi di inventare, riposare, metabolizzare e infine oziare. Una tematica che mi trova quanto mai d'accordo e di cui ho scritto più volte. 
Naturalmente per le madri sole, specialmente se non hanno a familiari di supporto, i doposcuola e le attività sportive sono una buona soluzione per tenere i figli al sicuro senza compromettere la vita professionale. Tuttavia il rischio di organizzare eccessivamente la giornata dei bambini è proprio quello di veder sparire i momenti in cui sono liberi di prendere iniziative ed imparare ad organizzare in autonomia il tempo, in altre parole limitarli ed incasellarli in un'agenda. 
Organizzare non significa controllare e pianificare le giornate o controllarne ogni singola mezzora. Il tentativo di tenere ogni cosa sotto controllo non può che generare frustrazione e fallimento e in questo caso le vittime diventano proprio i nostri amati figli. 
L'organizzazione del tempo è invece la pianificazione di eventi ricorrenti e singole attività, tenendo conto degli imprevisti e predisponendosi ad affrontarli come parte integrante della vita. 
E' necessario far spazio nella pianificazione anche per il tempo dello svago e dell'ozio, altrimenti nel tentativo di riempire ogni minuto e con la fissazione di fare tutto e di tutto, otterremo solo giornate frenetiche e figli sovra stimolati e iperattivi.
Se agiremo tenendo ben presente queste necessità, riusciremo ad avere per noi e i nostri bambini quegli spazi, fisici, mentali e temporali necessari ad una vita serena e libera dall'ansia.

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