Passa ai contenuti principali

Compiti

Si parla dei compiti dei ragazzi. Mi spiego meglio, non voglio davvero parlare di quei compiti: ci sono già tanti genitori all'attacco della classe docente, a torto o a ragione, contro i compiti a casa. No, voglio parlare di compiti ben più importanti.


Questa estate i miei figli vanno al centro estivo dell'Oratorio. Poche storie lì: si gioca, si salta e si schiamazza. Nella sala principale, dietro i biliardini e i divanetti, c'è un murales con una frase di Don Bosco tradotta in inglese per attualizzarla un po'.
I bambini la prendono sul serio e davvero corrono e saltano tutto il tempo. A fine giornata tornano a casa stanchissimi e allegri. L'unica cosa di cui hanno bisogno è una doccia, poi si mangia in una serenità inusuale e si chiacchiera della giornata.
Cosa avete fatto oggi? Chiedo loro, e subito mi rispondono che hanno pulito. Pulito, sì.

All'oratorio si salta, si gioca a pallone o a Minecraft, dopo l'appello si fa un'attività mattutina o un gioco collettivo, quindi i compiti. C'è tanto gioco libero dove ognuno fa un po' quel che vuole, sempre nel rispetto degli altri e delle regole che i ragazzi si danno (e non era quello che facevamo noi?)
La mediazione degli adulti è quasi inesistente, gli animatori sono giovanissimi  e il loro compito è una specie di arbitraggio nei conflitti che si possono creare. Un microcosmo dove tutto alla fine torna a posto, perché i bambini vogliono solo giocare in pace, anche se giocano alla guerra.


Quando si mangia, tutti hanno il compito di apparecchiare, ognuno porta qualcosa e al termine del pasto si sparecchia. Se i bambini hanno fame, possono mangiare a volontà. Mamma è tutto buonissimo e si possono fare i ripassi, mi ha detto il mio piccolo lupo il primo giorno. Nessuna ossessione per la dieta e il cibo qui: hai fame, mangia che ce n'è, con buona pace delle mamme cosa-hai-mangiato-oggi. I bambini corrono e saltano abbastanza da smaltire anche la coca-cola.
E prima dell'uscita c'è una mezzora in cui i ragazzi puliscono, come nelle scuole giapponesi, nelle caserme e negli scout. A mio parere è molto più formativo che imparare a fare sottopentola di cocci.*
Fatto sta che adesso, a casa, loro apparecchiano e io sparecchio. Posso chiedere di svolgere semplici compiti senza drammi, e col nuovo family command center capita di trovarli a pulire qualcosa che hanno letto sui miei memo.

Perciò adesso mi lancio in una nuova idea: mollette da bucato per organizzare i piccoli compiti che vorrei eseguissero ogni giorno.
Ispirandomi ad un'idea vista in rete, ho realizzato una medaglia dei compiti. Ogni piccolo compito è scritto su una molletta, agganciata dalla parte To do/da fare.
Quando il compito è eseguito, possono mettere la molletta sulla striscia Done/Fatto. Alla sera controllano se tutti i compiti sono stati eseguiti.
Non ci sono premi o punizioni, è solo un gioco, un promemoria per ricordargli che, come gli adulti, anche loro hanno delle responsabilità proporzionate all'età.


Nella realizzazione ho coinvolto i ragazzi. Il materiale che ho utilizzato è:
  • Mollette da bucato
  • Cartoncino leggero colorato
  • Depron spessore 2 mm (polistirolo da modellismo)
  • Filo resistente o nastro
  • Pennarello indelebile sottile
  • Forbici, colla e cutter

Ho usato un cartamodello per realizzare due medaglie identiche, quindi ho ritagliato il depron e il cartoncino col cutter.



I bambini hanno scelto il colore per la medaglia e incollato il cartoncino. Hanno poi scritto i compiti sulle mollette e decorato la medaglia come volevano - sono stati abbastanza minimal.
Le mollette vanno scelte del tipo più semplice, quelle tradizionali con la parte liscia per potervi scrivere sopra.


I compiti sono semplici e proporzionati alla loro età e li abbiamo concordati insieme. Hanno voluto suddividerli in compiti del mattino e compiti della sera:

  • Lavarsi e vestirsi
  • Rifare i letti
  • Riordinare i giochi
  • Dare da mangiare ai gatti
  • Fare la doccia e lavare i denti
  • Preparare i vestiti per il giorno dopo

Infine abbiamo fatto due fori per il filo e le hanno appese alla porta delle loro camere. Poi sono andati a rifare i letti!

Devo proprio ringraziare i catechisti, i ragazzi e il grande Don Massimo per tutto quello che fanno per i nostri figli. Quest'anno è davvero duro per me, ma so di poter contare sulla loro presenza.
E poi quando con i bambini la stanchezza ha la meglio e le cose sembrano sfuggire di mano, quando si comincia a perdere la speranza e la calma, bisogna sapere che di fianco alla chiesa parrocchiale c'è una piccola cappella. Ai lati dell'altare si trovano le immagini di due persone che hanno dimostrato molta più pazienza, devozione e accettazione nei confronti dei fanciulli di quanta mai io o chiunque altro possa essere in grado di avere. Passare a chiedere aiuto fa sempre bene.

* Lo scorso anno ho pagato fior di quattrini per due settimane in un centro estivo gestito da educatrici diplomate coi fiocchi e controfiocchi. I miei figli hanno rovistato nella spazzatura del cantiere adiacente per raccogliere cocci di mattonelle e in due settimane hanno realizzato un sottopentola che si è scollato appena arrivati a casa.

Commenti

Post popolari in questo blog

Un piano di pulizie per la donna che lavora (full time)

... e che non ha nessuno che la aiuta, per un motivo o per una scusa*. Io rischiavo di strippare. Da sola con due figli, minime possibilità di aiuto da parte della famiglia di origine e senza potermi permettere un aiuto esterno. L'unica soluzione era rinunciare al riposo del weekend per dedicarlo alle pulizie di casa. Poi ho trovato alcuni siti in cui si proponevano piani settimanali o mensili per tenere la casa pulita ed ordinata senza affollare troppo il fine settimana. Ci provai per un po', ma in realtà quei piani sono studiati per donne che non lavorano o che al più hanno un lavoro part-time: per me era necessario qualcosa di diverso e più leggero, così dopo essermi documentata un po', decisi di farmene uno da sola. Lavorando lontano da casa, dovevo necessariamente utilizzare la pausa pranzo per spesa o relax, riservando i doveri casalinghi alla mattina e alla sera. Stabilii pertanto una routine quotidiana per mantenere una pulizia di base da effettuarsi nei

La Banca dei Pasti

Per tutti coloro che hanno problema a pianificare il menù o che si sentono sopraffatti dal pensiero di pranzo e cena, voglio condividere un sistema che ho scoperto recentemente, insieme ad altri efficaci metodi di pianificazione settimanale . Il problema preoccupa principalmente le donne, in particolar modo quelle madri lavoratrici che devono conciliare le esigenze della famiglia con il poco tempo per preparazione e spesa. Tuttavia ormai molti genitori si occupano insieme della spesa e della cucina e il metodo che vado a spiegare può diventare molto utile per condividere le informazioni fra i membri della famiglia. Pianificare un menù settimanale (o anche mensile) permette non solo di non sentirsi disorientati al ritorno dal lavoro, ma di poter ridurre i costi e i tempi per la spesa, organizzandola nelle pause pranzo o una volta alla settimana. Ma vediamo in cosa consiste il metodo della Banca. Abbiamo certamente una lista di piatti particolarmente graditi ai familiari, quel

La nostra routine del mattino

Ogni mattina è la stessa storia. Sveglio i ragazzi e li invito a prepararsi dando tutte indicazioni necessarie. I vestiti sono già pronti dalla sera prima in base a quello che li aspetta - se c'è educazione motoria, laboratorio o se è una giornata senza nulla di particolare. Elenco le cose da fare: andare in bagno, lavarsi, vestirsi, pettinarsi, indossare le scarpe, verificare se la borsa è pronta... Preparo la colazione e ci mettiamo a tavola. Serenamente mangiamo chiacchierando e raccontandoci cosa faremo (la TV è bandita durante colazione e cena). Eppure... ...quando è il momento di uscire qualcuno non ha le scarpe. O qualcun altra non si è pettinata. O non ha il giacchetto, o ha scordato il cappello, o nella borsa manca l'ennesima comunicazione. Passano minuti preziosi che fanno la differenza fra il farli attraversare la strada e vederli scomparire nel vialetto della scuola, o accompagnarli lungo le scale, compilare il famigerato "foglietto" di giustificaz