Il menù serale di Pallina per lunedì scorso comprendeva:
- passato di legumi e farro (veramente buono!)
- fettina di vitello
- cavolfiori
- clementini
Con la minestra ha giocato allo sputo più lungo, così ho lasciato perdere e sono passata direttamente al secondo.
Con la fettina giocava all'insiemistica, conque pezzi nel piatto, due nel bicchiere, innumerevoli sulla tovaglia e vediamo-quanti-riesco-a-buttarne-pre-terra-prima-che-la-mammma-se-ne-accorga, così ho lasciato perdere anche il secondo piatto.
Mi sentivo una mammma degenere a non farle cena, così ho cominciato a proporre le alternative. Le alternative sono il giro della morte: sai quando cominci, ma non sai quando finirai e in che stato arriverai alla fine.
"Amore, lo vuoi un po' di prosciutto?"
"No."
"E un po' di formaggio? ti va?"
"Ti."
Le porgo dei pezzi di asiago appena acquistato.
"No! Maggio, maggio!"
"Quello grattugiato?"
"Ti!"
Grattugio un pezzo di parmigiano in una ciotolina. Parte il gioco euristico dei travasi ciotola-bicchiere-piatto. Il formaggio finisce per metà sul pavimento.
"Amore, e l'ovino? Lo vuoi l'ovino?"
"Tiiii! Uouo! Uouo!"
Questa volta salta. Ci siamo. Le preparo l'uovo strapazzato come piace a lei: uovo, parmigiano, un goccio di latte, poco cotto.
La starpazzatura è fatta con le sue mani, letteralmente. mettoa cuocere la frittata con una mano mentre con l'altra le impedisco di marchaire a uovo il portello del forno.
Riesco a farglielo mangiare tutto mentre lei continua i travasi col formaggio grattugiato rimasto.
Siamo a posto. Anche per stasera è andata.
Poi mi viene in mente: e la frutta?
"Amore, lo vuoi un mandarino?"
"Tiiiii!"
Mi aiuta a sbucciarlo. Buon segno.
Poi lo sputa: la nonna l'ha abituata troppo bene, vuole che le tolga anche la pellicina.
Mentre io sono intenta alla delicata operazione, lei raccimola nella ciotola l'ultimo parmigiano rimasto,
prende gli spicchi di clementino così duramente e amorevolmente spellati, li impana nel formaggio e li mangia con gusto.
Si è fatta fuori un clementino e mezzo panato al parmigiano.
La mia nausea serale è stata messa a dura prova. Durissima.
- passato di legumi e farro (veramente buono!)
- fettina di vitello
- cavolfiori
- clementini
Con la minestra ha giocato allo sputo più lungo, così ho lasciato perdere e sono passata direttamente al secondo.
Con la fettina giocava all'insiemistica, conque pezzi nel piatto, due nel bicchiere, innumerevoli sulla tovaglia e vediamo-quanti-riesco-a-buttarne-pre-terra-prima-che-la-mammma-se-ne-accorga, così ho lasciato perdere anche il secondo piatto.
Mi sentivo una mammma degenere a non farle cena, così ho cominciato a proporre le alternative. Le alternative sono il giro della morte: sai quando cominci, ma non sai quando finirai e in che stato arriverai alla fine.
"Amore, lo vuoi un po' di prosciutto?"
"No."
"E un po' di formaggio? ti va?"
"Ti."
Le porgo dei pezzi di asiago appena acquistato.
"No! Maggio, maggio!"
"Quello grattugiato?"
"Ti!"
Grattugio un pezzo di parmigiano in una ciotolina. Parte il gioco euristico dei travasi ciotola-bicchiere-piatto. Il formaggio finisce per metà sul pavimento.
"Amore, e l'ovino? Lo vuoi l'ovino?"
"Tiiii! Uouo! Uouo!"
Questa volta salta. Ci siamo. Le preparo l'uovo strapazzato come piace a lei: uovo, parmigiano, un goccio di latte, poco cotto.
La starpazzatura è fatta con le sue mani, letteralmente. mettoa cuocere la frittata con una mano mentre con l'altra le impedisco di marchaire a uovo il portello del forno.
Riesco a farglielo mangiare tutto mentre lei continua i travasi col formaggio grattugiato rimasto.
Siamo a posto. Anche per stasera è andata.
Poi mi viene in mente: e la frutta?
"Amore, lo vuoi un mandarino?"
"Tiiiii!"
Mi aiuta a sbucciarlo. Buon segno.
Poi lo sputa: la nonna l'ha abituata troppo bene, vuole che le tolga anche la pellicina.
Mentre io sono intenta alla delicata operazione, lei raccimola nella ciotola l'ultimo parmigiano rimasto,
prende gli spicchi di clementino così duramente e amorevolmente spellati, li impana nel formaggio e li mangia con gusto.
Si è fatta fuori un clementino e mezzo panato al parmigiano.
La mia nausea serale è stata messa a dura prova. Durissima.
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