Passa ai contenuti principali
Leggendo le cinque strane abitudini della mavi non ho potuto fare a meno di notare quella del phon. Mi è venuto in mente che negli anni dell'università mi è capitato di avere come vicina di stanza una ragazza con questa strana abitudine. Lasciava il phon acceso sul letto, diceva che le faceva compagnia col calore e il rumore. Ce n'è di gente strana, ma mai quanto la ragazza che la precedeva nella medesima stanza, la quale aveva l'abitudine di spostare i mobili in piena notte. Oppure quella che non si esprimeva più a parole, ma comunicava con le altre solo attraverso minacciosi bigliettini appesi in cucina. Poi c'era quella che di notte (di nascosto, ché era a dieta) si scaldava latte, zucchero e pane secco spandendo profumo di budino in tutto il convitto. E quella che dopo il pranzo di beveva una moka da sei di caffé per aiutarsi ad andare al bagno (argomento prediletto della mavi, mi pare) e quell'altra che diceva di prendere sempre 30 e poi invece dopo qualche anno interrompe gli studi con solo due esami dati e nessun 30. E poi c'era quella che passava tutto il giorno davanti alla TV e sapeva tutte le trame delle telenovele di rete4 e il momento esatto in cui fare zapping per non perdersi l'inizio delle soap. E poi c'eravamo noi, che per sfogarci cantavamo il 'non nobis' a squarciagola per la tromba delle scale. Vedi un po' cosa mi è tornato in mente.

Commenti

  1. cosa mi ha fatto tornare in mente......
    k+

    RispondiElimina
  2. Quella dei minacciosi bigliettini in cucina mi ricorda qualcosa ... forse un film dei Giancattivi? Mah!?

    RispondiElimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

Un piano di pulizie per la donna che lavora (full time)

... e che non ha nessuno che la aiuta, per un motivo o per una scusa*. Io rischiavo di strippare. Da sola con due figli, minime possibilità di aiuto da parte della famiglia di origine e senza potermi permettere un aiuto esterno. L'unica soluzione era rinunciare al riposo del weekend per dedicarlo alle pulizie di casa. Poi ho trovato alcuni siti in cui si proponevano piani settimanali o mensili per tenere la casa pulita ed ordinata senza affollare troppo il fine settimana. Ci provai per un po', ma in realtà quei piani sono studiati per donne che non lavorano o che al più hanno un lavoro part-time: per me era necessario qualcosa di diverso e più leggero, così dopo essermi documentata un po', decisi di farmene uno da sola. Lavorando lontano da casa, dovevo necessariamente utilizzare la pausa pranzo per spesa o relax, riservando i doveri casalinghi alla mattina e alla sera. Stabilii pertanto una routine quotidiana per mantenere una pulizia di base da effettuarsi nei

La Banca dei Pasti

Per tutti coloro che hanno problema a pianificare il menù o che si sentono sopraffatti dal pensiero di pranzo e cena, voglio condividere un sistema che ho scoperto recentemente, insieme ad altri efficaci metodi di pianificazione settimanale . Il problema preoccupa principalmente le donne, in particolar modo quelle madri lavoratrici che devono conciliare le esigenze della famiglia con il poco tempo per preparazione e spesa. Tuttavia ormai molti genitori si occupano insieme della spesa e della cucina e il metodo che vado a spiegare può diventare molto utile per condividere le informazioni fra i membri della famiglia. Pianificare un menù settimanale (o anche mensile) permette non solo di non sentirsi disorientati al ritorno dal lavoro, ma di poter ridurre i costi e i tempi per la spesa, organizzandola nelle pause pranzo o una volta alla settimana. Ma vediamo in cosa consiste il metodo della Banca. Abbiamo certamente una lista di piatti particolarmente graditi ai familiari, quel

La nostra routine del mattino

Ogni mattina è la stessa storia. Sveglio i ragazzi e li invito a prepararsi dando tutte indicazioni necessarie. I vestiti sono già pronti dalla sera prima in base a quello che li aspetta - se c'è educazione motoria, laboratorio o se è una giornata senza nulla di particolare. Elenco le cose da fare: andare in bagno, lavarsi, vestirsi, pettinarsi, indossare le scarpe, verificare se la borsa è pronta... Preparo la colazione e ci mettiamo a tavola. Serenamente mangiamo chiacchierando e raccontandoci cosa faremo (la TV è bandita durante colazione e cena). Eppure... ...quando è il momento di uscire qualcuno non ha le scarpe. O qualcun altra non si è pettinata. O non ha il giacchetto, o ha scordato il cappello, o nella borsa manca l'ennesima comunicazione. Passano minuti preziosi che fanno la differenza fra il farli attraversare la strada e vederli scomparire nel vialetto della scuola, o accompagnarli lungo le scale, compilare il famigerato "foglietto" di giustificaz