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Scandinavia #4 La prima meta del viaggio era Bergen. Si tratta di una città molto turistica, anche se imperdibile. Qualunque idea si abbia del paese dei fiordi, una volta giunti a Bergen si penserà di essere finiti nel paese sbagliato: niente alberi, niente panorami mozzafiato, solo un porto circondato da case di legno e grandi palazzi con un porto pieno di bancarelle come un mercatino rionale.
Ma visitare Bergen ha un senso: è stata costruita e resa importante dalla Lega Anseatica, perciò l'intera Norvegia deve molto a quella città, sopratutto chi vive di commercio e pesca. E' stata a lungo capitale, è la città in cui Hansen ha scoperto il bacillo della lebbra, è stata una testa di ponte per lo spionaggio anti-nazista nella seconda guerra mondiale e le case di legno del Bryggen sono uno dei patrimoni dell'umanità protetti dall'Unesco. La maggior parte delle persone passa per Bergen con il solo scopo di usarla come punto di partenza per le gite sui fiordi, e va bene anche così, ma anche in quel caso sarebbe un vero peccato non fare una passeggiata nel Bryggen con la luce gialla della sera, dimenticarsi di visitare il Theta Museum e non salire con la Fløibanen a gustarsi una vista della costa e dei fiordi che circondano la città.

I nostri suggerimenti:
- non credete a quello che vi dicono: la bergen Card non è così conveniente. Con gli stretti orari delle attrazioni sarà difficilissimo ammortizzarne il costo.
- se decidete di seguire la massa e pranzare con un panino al mercato del pesce fate attenzione ai prezzi delle bibite e dell'acqua, specialmente la domenica.
- nella via Strandgaten, in fondo prima dell'incrocio c'è una panetteria dove fanno dei boller sublimi
- a Bergen abbiamo scoperto l'usanza della merenda coi waffles al Comfort Hotel Holberg in cui eravamo alloggiati, se pensate che valga la pena provarli, lungo la Strandgaten ci sono alcuni locali che li fanno
- vicino alla città c'è una bella chiesa di legno, la Fantoff Stavkirke, e se avanza una mezza giornata di tempo, è davvero carina da vedere, soprattutto per le decorazioni interne che rappresentano la saga di Sigfrido e il drago. Se chiedete al giovane custode di descrivervi gli interni, vi racconterà l'intera storia della chiesa e anche il mito di Sigfrido!

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